Racconti dal Piemonte 2025: la giovane Valeria Dotta dà voce alla memoria storica

L'allieva della classe 2E del plesso Schweitzer conquista la giuria di “Racconti dal Piemonte 2025” con una storia sulla Resistenza e la memoria familiare.

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Racconti dal Piemonte 2025: la scrittura giovane protagonista

L’iniziativa “Racconti dal Piemonte 2025”, promossa da Historica Edizioni, rappresenta un’importante vetrina per giovani scrittori e appassionati di narrazione. Attraverso questo concorso, storie ispirate alla ricca tradizione e ai luoghi del Piemonte trovano spazio in un’antologia dedicata, capace di valorizzare il talento letterario e il patrimonio culturale della regione. Tra le voci emergenti selezionate quest’anno spicca quella di Valeria Dotta, studentessa della classe 2E del plesso Schweitzer, il cui racconto “20 novembre 1944” ha conquistato la giuria.

La storia di Valeria: tra memoria e creatività

Il racconto di Valeria, una toccante testimonianza di memoria familiare, ci porta nel borgo di San Benedetto Belbo durante gli anni difficili della Resistenza piemontese. Con grande sensibilità narrativa, la giovane autrice intreccia la vicenda personale del nonno Beppe e della bisnonna Teresa con quella di Emilio Canonica, un uomo che, spinto da un altruismo straordinario, mise in pericolo la propria vita per salvare i suoi concittadini.

È una storia che mi raccontò mio nonno quando avevo cinque anni,” spiega Valeria, “e che mi ha sempre colpita per la sofferenza e il coraggio che emergevano dalle sue parole. Quando ci è stato chiesto di scrivere una storia ambientata in Piemonte, il mio pensiero è volato immediatamente a quei ricordi.”

Un debutto importante

Il racconto, incluso nell’antologia “Racconti torinesi”, sarà presentato al pubblico al Salone del Libro di Torino, presso lo stand L 105 del padiglione 2, e successivamente disponibile nelle librerie. La pubblicazione rappresenta un importante debutto per Valeria, che, nonostante la giovane età, dimostra una maturità letteraria sorprendente.

Scrivere mi rilassa e mi aiuta a liberarmi dalle emozioni negative,” racconta Valeria, “ma tutto parte dalla mia passione per la lettura, che mi è stata trasmessa proprio da mio nonno. E’ stato lui a regalarmi il mio primo libro. Credo che leggere sia un modo meraviglioso per esplorare le vite e le menti dei mille personaggi che popolano le mie storie preferite.”

Un orgoglio per la scuola e il territorio

La partecipazione e il successo di Valeria sono motivo di grande soddisfazione per il plesso Schweitzer e per tutta la comunità scolastica. Il suo racconto, ricco di profondità e passione, non solo celebra la memoria storica, ma dimostra quanto le giovani generazioni siano capaci di farsi custodi del passato, trasformandolo in ispirazione per il futuro.

Un grande in bocca al lupo a Valeria per questa prima, promettente tappa del suo percorso artistico!

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